Una questione di equilibri

Una questione di equilibri

La torre della relazione 

Una relazione si basa su un'azione di costruzione continua, che richiede che ci sia sempre una buona dose di equilibrio, di dialogo e di fondamenta solide su cui poggiare la costruzione di una vita insieme.
Una relazione è un po' come costruire una torre, sfindando in continuo la gravità per innalzarsi da terra, un piano alla volta.

C'è un brano biblico che richiama un processo di edificazione che vorrei prendere ad esempio, quello della torre di Babele (Gen 11,1-9).
Poco dopo la creazione, secondo la bibbia, tutti gli uomini sulla terra parlavano la stessa lingua ed in giorno decidono di muoversi nello stesso territorio e di fondare una mega città ed una torre che salisse fino al cielo, che fosse un simbolo di unità, che gli permettesse di vivere insieme sulla terra, senza disperdersi in tanti popoli. Capaci di intendersi, gli uomini utilizzano strumenti adeguati e all'avanguardia e la costruzione prende forma. Gli uomini ambiscono a raggiungere Dio senza il Suo aiuto. 

Cosa c'è di più bello? Uomini in armonia che riescono a costruire invece che distruggere. Immaginate se la vostra relazione di coppia funzionasse alla perfezione, mai un litigio, non una incomprensione, entrambi capaci di capirsi al volo, senza difficoltà. Nessun litigio per chi prepara la cena, lavare i piatti o per chi deve prendere i figli a scuola. Sempre d'accordo su cosa dire ai propri figli, sulle scelta della macchina da comprare o di dove posizionare i mobili in casa. 

Stupendo...O forse no? 
Una tale unità è possibile probabilmente solo se sei sposato con te stesso, o se uno dei due sottomette con la sua autorità l'altro. Proprio questa seconda ipotesi è quella del brano di Babele. L'autore condanna il modello dei babilonesi, conquistatori e distruttori di popoli, riportavano gli sconfitti a Babilonia, omologandoli allo stile di vita dell'impero. Lo stesso popolo di Isralele aveva vissuto il dramma dell'esilio sulla propria pelle. In un regime simile, tutto è possibile agli uomini, finché il comando dura. Gli imperi però non durano molto e l'autore fa intervenire Dio in persona, che scende e mescola le lingue degli uomini, rendendo difficile la comunicazione e bloccando i lavori della torre. 

Una relazione solida non può basarsi su un accordo assoluto, perchè l'uomo non è così. Ci sono incomprensioni, difficoltà, diversità di opinioni, che devono essere affrontate. Non basta avere i giusti materiali e gettare solide fondamenta, ma bisogna sapersi ascoltare, parlare e crescere insieme, in uno sforzo continuo alla ricerca della comunione. Come per costruire una torre, si tratta di un gioco di equilibrio, di bilanciare i pesi, di sapere puntellare dove c'è più instabilità. Il brano biblico ci dà anche un importante consiglio per non far vacillare la costruzione: Dio non è colui che deve essere superato, in un impeto di orgoglio e di sfida, ma il capo cantiere che dona i giusti strumenti per la costruzione. Lui è la base e il pilastro centrale su cui edificare la propria vita, come singoli ed in coppia. Lui è la chiave di volta per comunicare in lingue diverse, restando però in comunione. 

Il teologo Matteo Crimella fa notare che, se a Babele le lingue furono divise, nella Pentecoste agli uomini è dato il dono di comprendersi e di comunicare, ognuno secondo il proprio idioma, per mezzo dello Spirito Santo. 

Ecco allora che non c'è bisogno di costruire una torre fino al cielo, ma è Dio che ci porge una scalinata per salire, come accade a Giacobbe (Gen 28, 10).  Forse la nostra relazione è una torre un po' sbilenca e pendente, che sembra dover cadere da un momenta all'altro, ma se si costruisce secondo Dio, è come casa costruita sulla roccia, che nessun cataclisma può far crollare. 

 

Ringraziamo “Briicks” ed il suo nuovo gioco per coppie “Love Mountain”

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